martedì 2 giugno 2009

Il Rosario in famiglia
Vi siete mai resi conto perché in tante famiglie Dio non può entrare? Sapete perché?
Perché nelle nostre famiglie non si prega più. Nelle nostre famiglie non si va più ai sacramenti e lentamente si diventa dei materialoni. E poi la ma­teria ci soffoca, ci acceca, ed eccoci nel buio.
Ma quanto era bella quella famiglia raccolta da­vanti al quadro della Madonna, tutti riuniti, anche i bambini, e si insegnava il Padre Nostro e l' Ave Maria, e dicevano il Rosario!
La corona della Madonna ce la siamo tolta dal­le mani; i nostri bambini talvolta non sanno neppu­re che cos'è.
Ma, cari genitori, non mettiamo più in mano ai bambini il Rosario della Madonna, e a 18 anni vo­stro figlio che cosa avrà in mano? Starà sempre così senza far niente?
Non avete messo loro in mano l'arma dell'amo­re, e dovrete vedere nelle loro mani l'arma dell' odio, la pistola. E non sarà questo anche per colpa dei genitori?

Il Rosario e i giovani
Vorrei farvi una doman­da. Vorrei chiedervi che cosa vuole la società oggi da voi.
Con le chiacchere vi dicono che vogliono perso­ne oneste, ma, strizzando l'occhio maligno vi dico­no: « Ragazzi, cercate di essere disonesti; altrimenti non si fanno i processi, altrimenti non c'è il danaro che gira.
« Ragazzi, non comportatevi bene, perché per creare questo caos di materialismo e per tenere la nostra sedia bella comoda, sono necessarie due brut­te cose, le quali sono sempre unite come due sposi che si mettono reciprocamente l'anello: e quali so­no le due brutte cose che rovinano la nostra società? Il sesso e il denaro.
Essi sono sempre sposati.
Su questo giro di sesso e danaro ora si aggiunge anche la droga ed il resto: c'è chi mangia sopra tutta questa corruzione! ». Ecco che cosa vuole la società.
Se non vogliamo diventare schiavi di certa gen­te, bisogna ricorrere di nuovo al celeste Bambino, bisogna ricorrere di nuovo alla corona del Rosario.

Rosario e Comunione Eucaristica
Il Rosario e la Comunione quanti santi ci hanno dato in questi secoli! Quanti santi che davanti all' Eucarestia hanno passato nottate intere in ginocchio nella chiesa!
Oggi Gesù è solo.
Ma anche gli uomini rimangono soli: quando perdiamo Gesù perdiamo la Testa.

La Comunione riparatrice dei primi cinque sabati
Il secondo mezzo per essere buoni cristiani rac­comandato dalla Madonna a Fatima è una vita de­dita ai sacramenti dell' Eucarestia e della Penitenza.

« Fate spesso la santa Comunione, specialmente con intenzioni particolari, nei primi cinque sabati del mese. Fatela in riparazione al mio Cuore da voi tanto offeso ».
Dobbiamo costatare purtroppo che questa nostra grande e santissima Mamma è stata fra tutte le don­ne la più maltrattata e offesa.
Ripariamo il male recato a questo Cuore da noi e dagli altri.
Viviamo la nostra vita di sacramenti, special­mente la confessione e la comunione: così nel no­stro cuore avremo sempre la luce.
Non più peccare, ma amare. Non più chiacchere ma fatti per corrispondere all' Amore.

La preghiera non basta senza la penitenza
Se non facciamo mai la preghiera non ci si rie­sce. Quindi necessitano preghiere e sacramenti. Però non bastano. Molte persone mi dicono « Io prego, faccio sempre la Comunione, però mi accorgo che ricado sempre nelle stesse miserie ». Sapete perché ci cascano? Perché manca anco­ra una parte importante, manca la penitenza.
Che cosa sarà questa penitenza? I santi ne han­no fatte diverse e in molte forme. Che cosa significa per noi penitenza?
Ve n'è una molto importante e molto facile per tutti: la penitenza dei nostri occhi.
Perché? Perché se il nostro occhio è puro, cioè abituato a guardare le cose pure, buone, belle, e scansa quelle che non sono da guardare, tutto il suo corpo sta nella luce, come dice il Signore. Se il mio occhio non è puro, anche tutto il mio corpo sarà nella tenebra, è certo.
La preghiera e la Comunione devono essere aiu­tate da quest'altra che si chiama penitenza o morti­ficazione.
Non è che dobbiamo andare sempre a testa bas­sa, che si andrebbe a sbattere contro la gente. Però se il televisore trasmette cose stupide e abbiamo il coraggio di chiudere; se andiamo per strada e s'in­contrano cose indecenti o dannose e si volge lo sguardo dall'altra parte ... questa è penitenza : la penitenza dei nostri occhi che ci è di aiuto per rag­giungere la perfezione.

da: ("Vivere il Messaggio di Fatima" di Fratel Gino)

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